XII ORTA FESTIVAL 2011 - Orta San Giulio
Giunge alla sua XII edizione Orta Festival e si presenta al proprio pubblico - colto e affezionato - con un ricco, raffinato cartellone espressamente ideato dal direttore artistico Amedeo Monetti in collaborazione con l’Associazione Musicale Florestano-Eusebio.
XII ORTA FESTIVAL 2011
Programma:
9-31 LUGLIO
Lago d’Orta
Direttore Artistico Amedeo Monetti
Associazione Musicale Florestano-Eusebio
ufficio stampa: Cynthia Burzi
tel. 011 318 63 83 cell. 348 710 77 57 e-mail: cy.burzi@alice.it
SABATO 9 LUGLIO – ORE 21.00
ISOLA DI SAN GIULIO – BASILICA
Orchestra da Camera di Milano
Amedeo Monetti - direttore
Concerto d’apertura
Giacomo Puccini (1858-1925)
Crisantemi (Elegia per archi)
Arthur Honegger (1892-1955)
Pastorale d’été
Gioacchino Rossini (1792-1868)
La Scala di seta (Sinfonia)
Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
Sinfonia in sol minore n° 40 K 550 (prima versione)
Con un’apertura all’insegna della varietà di stili, epoche ed autori (con un sottile, ma incisivo omaggio al Centocinquantenario dell’Unità d’Italia), Orta Festival celebra i suoi primi dodici anni di vita affidandosi alla bacchetta del suo direttore artistico Amedeo Monetti ed ai musicisti dell’Orchestra da Camera di Milano.
Si comincia con l’Elegia Crisantemi che mette in luce la perfetta costruzione dei congegni musicali e drammatici pucciniani, per passare alla Pastorale d’été di Honegger composta nell’estate del 1920 e intrisa di colori ed assonanze impressioniste e chiudere la prima parte del concerto con lo sfavillante Rossini della Sinfonia dall’opera La Scala di seta.
Sarà poi la celeberrima Sinfonia n° 40 in sol minore K 550 di Mozart a risuonare per le volte della basilica nella prima inusitata delle due versioni pervenuteci. L’importanza capitale di questo lavoro risiede nei fatti formali, la materia musicale è plasmata da uno scavo profondo nelle funzioni armoniche e da una vigorosa tensione contrappuntistica. L’orchestrazione priva non solo di trombe e timpani ma anche dei clarinetti, esclude ogni esteriorità sonora regalandoci un indescrivibile casto fascino.
Ingresso libero
MARTEDì 12 LUGLIO – ORE 21.15
ORTA SAN GIULIO – CHIESA S. MARIA ASSUNTA
Lorenza Borrani – violino
Raffaella Damaschi - pianoforte
Mozart 1
Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
Sonata in sol maggiore K 301 per pianoforte e violino
Sonata in mi bemolle maggiore K 380 per pianoforte e violino
Sonata in mi minore K 304 per pianoforte e violino
Sonata in si bemolle maggiore K 454 per pianoforte e violino
La giovane violinista Lorenza Borrani è già una delle più acclamate violiniste italiane di oggi. Iniziato lo studio del violino a cinque anni presso la Scuola di musica di Fiesole a dieci anni già si perfezionava con grandi maestri (Gilels, Vernikov, Grubert) e sin dai primi anni di studio si è dedicata con passione alla musica da camera (Farulli, Masi, Lonquich).
Decisiva è stata per lei l’esperienza come spalla delle maggiori realtà europee: Mahler Chamber Orchestra, Bayerischen Rundfunk, Filarmonica della Scala e Orchestra Mozart, con cui ha suonato anche come solista diretta da Claudio Abbado.
Dal 2008 è leader solista della Chamber Orchestra of Europe.
Si presenta con un programma monografico che comprende quattro capolavori della produzione sonatistica mozartiana, al fianco della sua ragguardevole collaboratrice pianistica Raffaella Damaschi ben nota al pubblico di Orta Festival.
Ingresso libero
SABATO 16 LUGLIO – ORE 21.15
ORTA SAN GIULIO – CHIESA S. MARIA ASSUNTA
Orta Festival Ensemble
Hans Liviabella – Antonio Aiello – violino Giuseppe Russo Rossi – viola
Pietro Nappi – violoncello Piermario Murelli – contrabbasso
Flavio Alziati – flauto Davide Guerrieri – oboe Alessandro Ruggeri – clarinetto
Raffaele Cortesi – pianoforte Maddalena Miramonti – armonium
Marco Campioni – Francesco Ottonello – percussioni
Amedeo Monetti – direttore
Lorna Windsor – soprano
Progetto Mahler - Schubert
Gustav Mahler (1860-1911)
Sinfonia n° 4 in sol maggiore “La vita celeste” per soprano ed ensemble da camera
(Trascrizione di Erwin Stein – 1921 – Edizione originale Josef Weinberger, per l’Italia Ediz. Curci)
“Tre volte senza patria, boemo tra gli austriaci, austriaco tra i tedeschi, ebreo in tutto il mondo” amava dire di sé Gustav Mahler, nato nello sperduto villaggio di Kaliste il 7 luglio 1860, morto il 18 maggio 1911 a Vienna. In occasione dunque dell’anniversario mahleriano Orta Festival ha pensato a questo progetto, poiché come diceva lo stesso Mahler “quando suonavo Schubert il mio desiderio era esprimere con la stessa intensità e nello stesso modo ciò che Schubert sentiva componendo”.
E’ certo che Mahler sentiva Schubert come un artista molto “suo” e la Quarta Sinfonia di cui ascolteremo in questa serata la versione adattata minuziosamente per ensemble da Erwin Stein (allievo e collaboratore di Schönberg nella Verein für musikalische Privataufführungen – Società per esecuzioni musicali private) è la più intensamente intima e si presta ammirabilmente per i suoi numerosi aspetti cameristici originali alla trascrizione per ensemble ridotto.
Concerto realizzato con il contributo esclusivo della fondazione banca popolare di Novara per il territorio.
Ingresso libero
LUNEDì 18 LUGLIO – ORE 21.15
SORISO – CHIESA DI S. GIACOMO
Gabriele Pieranunzi – violino
Santi Interdonato – violino
Francesco Fiore – viola
Luca Improta – viola
Gabriele Geminiani – violoncello
“Gli Americani”
Antonin Dvorák (1841 – 1904)
Quartetto in fa maggiore n° 12 op. 96 ‘Americano’
Quintetto in mi bemolle maggiore op. 97 ‘Americano’
Il terzo concerto monografico di questa edizione del Festival vede protagonista Antonin Dvorák con le sue pagine da camera più celebri.
Scritti uno di seguito all’altro nel 1893 (dall’8 al 23 giugno il Quartetto e dal 26 giugno al 1° agosto il Quintetto) a Spilville, piccola città dell’Iowa dove Dvorak passava le sue vacanze, portano entrambi il soprannome di Americano.
Gli elementi “americani” che li qualificano sono per esempio le scale pentafoniche nel minore, certi intervalli, i ritmi puntati o sincopati dove in certi casi la tradizione ceca si avvicina a quella dei neri d’America.
I nostri musicisti non hanno bisogno di presentazioni: prime parti delle principali orchestre italiane, nonché cameristi che occupano i cartelloni delle più importanti stagioni storiche, ci guideranno con passione in questo programma di grande impegno tecnico ed interpretativo.
Ingresso libero
MERCOLEDì 20 LUGLIO – ORE 21.15
PELLA – CHIESA S. FILIBERTO
Vittorio Ghielmi - viole da gamba
Luca Pianca - liuto
L’angelo ed il diavolo: ritratti ed autoritratti
Marin Marais (“l’ange”) Prélude - La sautillante - Musette -
La Saillie du café
Robert De Visée Allemande la Mouton - Courante
Le Rossignol de Mr Couperin - Les Rémouleurs
Marin Marais La Maupertuis - Rondeau moitié pincé
La Rêveuse - Arabesque
Antoine Forqueray (“le diable”) Allemande - La Girouette - Carillon de Passy
La Portugaise
Robert De Visée Prélude - Musette - Gigue - Passacaille
Antoine Forqueray La Couperin - La Cottin - La Leclair
Ingresso libero
venerdì 22 LUGLIO – ORE 21.15
ISOLA DI SAN GIULIO – SALA TALLONE
Elena Bellini – voce recitante
Ruggero Laganà - pianoforte
Il Melologo
Richard Strauss (1864 - 1949)
Enoch Arden op. 38
Il Melologo è un testo letterario recitato su un accompagnamento musicale che lo commenta, spesso con un unico attore di qui anche il termine monologo o monodramma. Richard Strauss amico del famoso attore Ernst von Possart, compose per lui il melologo Enoch Arden dal poema di Alfred Tennyson. A quel tempo von Possart era sovrintendente del Hoftheater di Monaco, del quale Strauss mirava a diventare direttore stabile, perciò non perse l’occasione di entrare nelle grazie dell’attore con la composizione di questo lavoro. La trama di Enoch Arden, il marinaio che dopo lunghe disavventure torna a casa e trova la moglie, che lo credeva morto, sposata con il suo migliore amico e muore in silenzio senza rivelare a nessuno la sua identità, è pervasa dalla ideologia vittoriana, dove prevalgono il senso del dovere e il sacrificio a tutti i costi. Rivivremo questa vicenda grazie alla complicità fra testo e musica resa più forte dall’abilità dei nostri due artisti.
Ingresso libero
LUNEDì 25 LUGLIO – ORE 21.15
GOZZANO – CHIESA DELLA MADONNA DI LUZZARA
Alì Hireche – pianoforte
Liszt 200
Robert Schumann (1810 – 1856)
Arabeske in do maggiore op. 18
Studi Sinfonici op. 13
Franz Liszt (1811 – 1886)
Etudes d'éxécutions transcendantes
n° 9 ‘Ricordanza’
n° 11 ‘Armonie della sera’
n° 5 ‘Fuochi fatui”’
n° 10 ‘Allegro agitato molto’
Rapsodia spagnola
“Questo giovane artista dà prova di una sensibilità musicale rara oggigiorno e anche di un virtuosismo eccezionale, tutte qualità che mi lasciano presagire per lui un futuro pianistico di grande successo” (Aldo Ciccolini)
Queste sono le premesse del recital di pianoforte che il giovane pianista francese Alì Hireche terrà per Orta Festival offrendo al nostro pubblico un programma che vede Schumann passare il testimone delle celebrazioni bicentenarie (1810 – 2010) a Franz Liszt (1811 – 2011) celebrato quest’anno. Franz Liszt o della musica performativa. Musica da percepire sfruttando le possibilità timbriche e digitali del pianoforte. Musica concepita da un esecutore che sa “sentire” la propria mano nella pratica più squisitamente prestidigitatoria.
Però anche musica di vigorosa consistenza nella scrittura, di controllo completo dell’architettura, in uno stile carico di novità ben esplicitate negli Etudes d’éxécutions trascendantes di cui ne ascolteremo un saggio in questa serata.
Ingresso libero
GIOVEDì 28 LUGLIO – ORE 21.15
ORTA SAN GIULIO – CHIESA S. MARIA ASSUNTA
Zora Slokar – corno
Lorenza Borrani – violino
Francesco Senese – violino
Ada Meinich – viola
Giuseppe Russo Rossi – viola
Matteo Pigato – violoncello
Mozart - Messiaen - Mendelssohn
Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
Quintetto in mi bemolle maggiore K 407 per corno, violino, due viole e violoncello
Olivier Messiaen (1908-1992)
Appel interstellaire per corno solo
Felix Mendelssohn (1809-1847)
Quintetto n° 2 in si bemolle maggiore op. 87 per due violini, due viole e violoncello
Gli autori e le composizioni che si susseguono nel cartellone di questa serata, occupano un mondo musicale, sonoro ed estetico distante anni–luce uno dall’altro. Grazie ad una grande virtuosa del suo strumento come Zora Slokar, al talento della violinista Lorenza Borrani ed alla “geometria variabile” del quintetto che ci permette in questo caso di avere il corno al posto del violino e viceversa tra Mozart e Mendelssohn, abbiamo delineato su misura questo programma.
Il Mozart del solare Quintetto K 407, scritto nel 1782 per l’amico salisburghese il cornista Ignaz Leitgeb (dedicatario dei quattro celebri concerti) rappresenta l’unico lavoro da camera di un compositore di primo piano (eccezion fatta per il Trio di Brahms) che vede la partecipazione del corno. Messiaen in Appel Interstellare per corno solo, scritto nel 1971 dopo un viaggio nello Utah ed inserito in seguito come VI movimento dell’opera sinfonica “Des Canyons aux étoiles”, metterà a dura prova la nostra artista, con effetti di ogni sorta dalla straordinaria difficoltà. Il Mendelssohn del Quintetto op. 87 in coda alla serata, rappresenta l’apogeo della sua ricca produzione cameristica, concepito con un occhio di riguardo per il violino, come scrisse il konzertmeister del Gewandhaus che lo commissionò definendolo “un’opera con violino in stilo moltissimo concertissimo”. Metteremo a confronto questi tre mondi musicali grazie ai nostri interpreti dalla sciolta versatilità.
Ingresso libero
DOMENICA 31 LUGLIO – ORE 21.00
ISOLA DI SAN GIULIO – BASILICA
Raphael Christ – violino
Francesco Senese – violino
Ada Meinich – viola
Matteo Pigato – violoncello
Chandee Broggi – contrabbasso
Alessandro Carbonare – clarinetto
Zora Slokar – corno
Andrea Zucco – fagotto
Progetto Mahler - Schubert
Franz Schubert (1797-1828)
Ottetto in fa maggiore D 803 per due violini, viola, violoncello, contrabbasso, clarinetto, corno e fagotto
Con la chiusura di questa XII Edizione di Orta Festival si porta a compimento anche il doppio appuntamento del progetto Mahler – Schubert con l’esecuzione del monumentale Ottetto di Schubert.
I sei movimenti che lo caratterizzano fanno pensare ad una “grande sinfonia” questa volta però attraverso il genere da camera.
Composto nel febbraio 1824 per terminarlo il 1° marzo successivo all’incirca nel medesimo periodo Schubert compose i due Quartetti per archi in la minore (op. 29) e in re minore (‘La morte e la fanciulla’) mosso nella stesura di queste opere da ambizioni sinfoniche come scrisse in una lettera: “intendo aprire in tal modo la strada verso la grande sinfonia”.
Clarinetto, corno, fagotto, due violini, viola, violoncello e contrabbasso sono gli strumenti coinvolti nell’esecuzione del più raro capolavoro schubertiano e gli esecutori chiamati ad eseguirlo, tra cui spicca la stella del grande clarinettista Alessandro Carbonare, sapranno dialogare con la musica di Schubert regalandoci un’ultima serata di grande musica.
Concerto realizzato con il contributo esclusivo della fondazione banca popolare di Novara per il territorio.
Ingresso libero
XII ORTA FESTIVAL 2011
9-31 LUGLIO
Lago d’Orta
Direttore Artistico Amedeo Monetti
Associazione Musicale Florestano-Eusebio
ufficio stampa: Cynthia Burzi
tel. 011 318 63 83 cell. 348 710 77 57 e-mail: cy.burzi@alice.it